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L’article marketing questo sconosciuto

I link in definitiva rappresentano uno dei criteri utilizzati da Google per determinare l’autorevolezza di un sito web, questo ha favorito lo sviluppo di attività di web marketing indirizzate ad “ingannare” il motore di ricerca.

L’articole marketing è una delle pratiche più utilizzate e anche più semplici per avere link, in pratica si creano articoli con il solo scopo di inserire dentro un link verso il proprio sito.

Fa da sè che in questo modo si perde totalmente il fattore della spontaneità del link, mentre il contenuto perde passa letteralmente in secondo piano.

In realtà il suo scopo iniziale non era certamente questo, ma aveva l’obiettivo di rendere un utente web autorevole, consentendogli di pubblicare contenuti coerenti con il settore di specializzazione.

Diventato ben presto uno mezzo di recupero link a buon mercato ha perso nel tempo questo suo significato originale.

article-marketing

In passato i portali che offrivano la possibilità di inserire articoli gratuitamente con l’inserimento di link esterni sono proliferati, spinti anche dall’insistenza di chi li ha utilizzati e li utilizza ancora oggi per posizionare determinate parole chiave.

Ma ha senso ancora oggi fare article marketing?

In linea generale dalla direzione presa da Google negli ultimi anni è indubbio che l’article marketing così come si applica oggi non avrà vita lunga, se si vogliono raggiungere risultati va cambiato radicalmente approccio.

L’ultimo algoritmo Google Penguin, rilasciato il 22 maggio a livello mondiale, è stato solo uno dei tanti che ha colpito questa pratica.

Non è raro notare in giro per la rete un’ “improvvisa” moria di questi pseudo blog che hanno visto un calo sistematico di ranking e di visibilità.

In particolare Google Penguin 2.0 è andato a penalizzare chi ha utilizzato “ancore” molto specifiche nei link verso il proprio sito web, che ripetevano per filo e per segno quello che era la parola chiave della pagina di destinazione.

Chi in passato ha fatto abuso di questa tecnica oggi si lecca le ferite, perdendo molta della visibilità acquisita nel tempo.

Google-Penguin

Pensavi di aver fatto un gran lavoro di link building ma i tuoi concorrenti sono sempre prima di te ma con meno link in ingresso?

Ecco il ragionamento che ti porterà alla rovina.

Basta fare una piccola verifica sui link dei propri concorrenti utilizzando uno dei tanti tool a disposizione (primo fra tutti Majestcseo), per avere una chiara idea di come si stanno muovendo.

Il recupero sistematico di link non ha ormai più senso, già oggi si può notare quanto poco valore possono avere link random mandati al proprio sito web rispetto ad un buon link da fonte autorevole.

É necessario per prima cosa seguire una linea ben precisa, rivolgersi solo a portali di qualità, che non abbiano perso ranking e che siano costantemente aggiornati, proponendogli contenuti originali e di qualità coerenti con il settore in cui operate.

Un buon articolo infatti è il modo migliore per avere visibilità, stimolando la condivisione nei differenti canali di comunicazione.

L’obiettivo non è tanto quello di ottenere link in quantità rapidamente, ma soprattutto di diventare un’autorità nel proprio settore creando articoli che vengano letti, raggiungendo il target con informazioni utili e di qualità.

I link artificiali perderanno presto valore, quello che rimarrà sarà la reputazione che siete stati in grado di crearvi nel tempo.

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